In Italia il concetto di “famiglia” ha un ruolo nevralgico all’interno della vita sociale, culturale e economica del nostro Paese. La famiglia costituisce il nucleo fondante della nostra società e rappresenta uno dei valori e degli ideali principali della nostra cultura.
Non a caso c’è un aggettivo che spesso viene usato per indicare i giovani italiani, ossia: “mammoni”. Questo termine, spesso usato con un tono critico e polemico, sottolinea l’attaccamento dei ragazzi italiani alle loro madri e alle loro famiglie di origine. In linea generale, l’Italia è il paese in cui, in media, l’età dei giovani che lasciano la casa di famiglia è tra i più alti a livello internazionale. Ovviamente dietro questo dato statistico vi sono situazioni diverse: spesso è la mancanza di autonomia lavorativa, la crisi economica e la difficoltà di avere un contratto stabile che impedisce a tanti giovani di crearsi una vita indipendente dai genitori. Al di là delle problematiche economiche però, permane una certezza: in Italia la famiglia è, da sempre, uno dei pilastri fondamentali della nostra società e del nostro “essere italiani”.
L’evoluzione del concetto di famiglia
Negli anni sia il concetto che la composizione della famiglia italiana sono molto cambiati. Le cause di questo cambiamento sono da ricercare, in primis, nei mutamenti sociali, economici e produttivi che hanno investito tutta l’Europa. A ciò si aggiunge una situazione di crisi specifica del nostro paese. È cambiata, dunque, la composizione della famiglia: un tempo, infatti, l’Italia era uno dei paesi con il tasso demografico più alto, oggi, invece, soprattutto per ragioni economiche, le famiglie tendono ad essere composte da un figlio unico.
Differenze socio-culturali tra Nord e Sud
All’interno dell’Italia si notano delle nette differenze tra regioni del Nord e quelle del Sud. in realtà, più che tra aree settentrionali e meridionali sarebbe più giusto fare una distinzione tra aree a carattere produttivo ed industriale e aree prevalentemente agricole e rurali. Numerose ricerche confermano infatti che nelle grandi città metropolitane e nelle aree industriali la famiglia tende ad avere una composizione più snella e flessibile, mentre nelle aree rurali o comunque nelle zone meno ricche, la famiglia rimane il principale nucleo di sostentamento soprattutto per giovani ed anziani.
Stessa cosa vale per i legami familiari allargati: nelle aree rurali persiste un concetto di “famiglia” estremamente esteso che oltre ai genitori e ai nonni comprende anche zii, cugini e parenti vari.
I trend futuri
Per ora in Italia prevale ancora una visione tradizionale e tradizionalista della famiglia. Le “unioni di fatto” sono un fenomeno molto recente e ancora sono pochissimi i casi di coppie formate da persone dello stesso sesso. Anche in questo caso si può notare una differenza tra le aree del sud in cui prevale un’idea spesso arcaica della famiglia e zone del nord più aperte alle nuove strutture familiari. In entrambi i casi però, anche se cambia la composizione e l’estensione del nucleo familiare, ciò che non cambia è il ruolo della famiglia, considerata comunque il nucleo principale della vita di ogni italiano.